La terapia psicomotoria dei disturbi minori del movimento - Anne-Marie Wille
Il termine "Maldestrezza" indica un disturbo generico del movimento volontario, un'"abituale imperfezione del movimento".
In questo volume l’autrice dimostra che non esiste una, ma delle Maldestrezze che raggruppano le diverse alterazioni della coordinazione motoria nelle sue varie componenti.
Delinea così delle sottosindromi, più o meno "pure" o "associate" tra loro, o che si sovrappongono ad altri problemi dello sviluppo come ad esempio a difficoltà di apprendimento o di comportamento.
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Il termine "Maldestrezza" indica un disturbo generico del movimento volontario, un'"abituale imperfezione del movimento".
In questo volume l’autrice dimostra che non esiste una, ma delle Maldestrezze che raggruppano le diverse alterazioni della coordinazione motoria nelle sue varie componenti.
Delinea così delle sottosindromi, più o meno "pure" o "associate" tra loro, o che si sovrappongono ad altri problemi dello sviluppo come ad esempio a difficoltà di apprendimento o di comportamento. Pur riferendosi soprattutto alla Maldestrezza del bambino, i contenuti di questo lavoro possono interessare anche quella dell’adolescente e dell’adulto.
Lo scopo di questo volume non è quello di fornire delle "ricette riabilitative", ma di porre soprattutto il problema dei disturbi minori del movimento, cercando di descriverne la complessità. Non è detto, anche se il disturbo è lieve, che sia semplice da risolvere, anzi, più ci si avvicina ad un funzionamento normale e più è crudele il fatto di non riuscire a raggiungere completamente il livello di normalità.
Da parte dei medici, ritiene l’autrice, manca ancora una vera attenzione nei confronti dei disturbi minori del movimento che solitamente sono liquidati sbrigativamente con una diagnosi generica di "ritardo psicomotorio", così pure è assente una presa in carico riabilitativa da parte di educatori e terapisti che affronti seriamente il problema della Maldestrezza e non la scambi per un segno di pigrizia o le attribuisca erroneamente un’eziologia esclusivamente emozionale.
La speranza è nel futuro … sia solo il maldestro a ridere di se stesso
Scheda tecnica
- Pagine
- 180
- Autore
- Anne-Marie Wille
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